domenica 26 maggio 2013


                   IL SANTO PADRE il 4 ottobre in Umbria
Ricordate la mia proposta di invitare il Santo Padre Francesco a Nocera? E' miseramente naufragata.
Il Santo Padre verrà in Umbria il prossimo 4 ottobre,ma non a Nocera.
Non è che abbia rifiutato il nostro invito,è che l'invito non l'ha mai ricevuto.
E' vero,io fondavo la riuscita dell'evento nella speranza di essere capace di accendere,una volta tanto,l'entusiasmo ,la passione,la volontà dei nocerini ,in una collaborazione collettiva che trovasse il mezzo per comunicare direttamente al Santo Padre,il desiderio di un incontro qui, nella nostra terra,nel ricordo di San Francesco,il Santo da Lui preferito
Sarebbe stata efficace una comunicazione diretta con il Papa, che superasse le barriere burocratiche e condizionanti che separano il Pastore dal Suo gregge. Ed ero certo,che se Papa Francesco,avesse potuto conoscere i nostri sentimenti,nella Sua dimostrata umanità e disponibilità verso i più deboli,ci avrebbe ascoltato ed accontentato.
Ma come raggiungerlo e quali possono essere i sentimenti da esibire di una comunità,come quella nocerina che, da decenni , è una palude,dove qualsiasi iniziativa naufraga miseramente nella melma senza accendere lampi di interesse e di partecipazione collettiva ? Una comunità che dormicchia ,che non riesce a sollevare il capo per guardare,criticare,urlare.
Così ,accogliendo anche l'invito di quei quattro o cinque compaesani che hanno dimostrato interesse per l'iniziativa,non avendo io alcuna fiducia sull'aiuto diretto dei nocerini, immobili nella palude .ho cercato aiuto nelle autorità civili e religiose,che ci rappresentano tutti.
Anche a me come a tutti gli altri,il Signor Sindaco,al quale sono andato ad esporre l'idea dell'invito, non ha risposto no e ,con una carezza sul viso ,ha rivolto paterno la Santa Benedizione assicurandomi che sarebbe stata fatta la volontà di Dio.
Mi assicurò che il Vescovo di Nocera ed Assisi,entusiasta anche lui della venuta del Santo Padre a Nocera,era già a Roma con in mano un invito convincente per Papa Francesco.
Anche il Parroco mi rispose che l'unica strada da percorrere era un invito da trasmettere attraverso le pastoie dei segretari, dei Cardinali e prelati vari,che ancora avvolgono e paralizzano i movimenti naturali del Papa in gravoso impegno per liberarsene.
Mi resi subito conto che la mia iniziativa era fallita prima ancora di iniziare.E così è stato.
Avrebbe avuto del miracoloso se il Vescovo di Assisi e,solo sulla carta intestata ,Vescovo anche di Nocera Umbra, nel colloquio col Papa, per invitarlo in Umbria,avesse solo accennato all'esistenza di un paesello,dove San Francesco è veramente vissuto gli ultimi mesi della vita e da dove è stato trascinato via morente per l'onore degli assisani.
Il Vescovo di Assisi avrebbe avuto un gran coraggio,ma non l'ha avuto, se avesse avuto l'ardire di contraddire ,anche in minima parte, gli interessi di Assisi e dei potentissimi Frati del Sacro Convento.
E' ormai chiaro che Nocera resta Diocesi solo per la ricchezza immobiliare degli edifici del Seminario e del Vescovado, di recente restaurati con il pubblico denaro e per i quali non è stato possibile il trasporto miracoloso ad Assisi,come la Casa di Loreto.
Quando saranno trovati finalmente gli acquirenti . quegli immobili saranno venduti ed il prezzo riscosso trasferito ad Assisi, allora la Diocesi sarà solo di Assisi.
Intanto i nocerini continueranno il loro lungo sonno e nemmeno se ne accorgeranno.




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