IL SANTO PADRE il
4 ottobre in Umbria
Ricordate la mia proposta di invitare
il Santo Padre Francesco a Nocera? E' miseramente naufragata.
Il Santo Padre verrà in Umbria il
prossimo 4 ottobre,ma non a Nocera.
Non è che abbia rifiutato il nostro
invito,è che l'invito non l'ha mai ricevuto.
E' vero,io fondavo la riuscita
dell'evento nella speranza di essere capace di accendere,una volta
tanto,l'entusiasmo ,la passione,la volontà dei nocerini ,in una
collaborazione collettiva che trovasse il mezzo per comunicare
direttamente al Santo Padre,il desiderio di un incontro qui, nella
nostra terra,nel ricordo di San Francesco,il Santo da Lui preferito
Sarebbe stata efficace una
comunicazione diretta con il Papa, che superasse le barriere
burocratiche e condizionanti che separano il Pastore dal Suo gregge.
Ed ero certo,che se Papa Francesco,avesse potuto conoscere i nostri
sentimenti,nella Sua dimostrata umanità e disponibilità verso i più
deboli,ci avrebbe ascoltato ed accontentato.
Ma come raggiungerlo e quali possono
essere i sentimenti da esibire di una comunità,come quella nocerina
che, da decenni , è una palude,dove qualsiasi iniziativa naufraga
miseramente nella melma senza accendere lampi di interesse e di
partecipazione collettiva ? Una comunità che dormicchia ,che non
riesce a sollevare il capo per guardare,criticare,urlare.
Così ,accogliendo anche l'invito di
quei quattro o cinque compaesani che hanno dimostrato interesse per
l'iniziativa,non avendo io alcuna fiducia sull'aiuto diretto dei
nocerini, immobili nella palude .ho cercato aiuto nelle autorità
civili e religiose,che ci rappresentano tutti.
Anche a me come a tutti gli altri,il
Signor Sindaco,al quale sono andato ad esporre l'idea dell'invito,
non ha risposto no e ,con una carezza sul viso ,ha rivolto paterno la
Santa Benedizione assicurandomi che sarebbe stata fatta la volontà
di Dio.
Mi assicurò che il Vescovo di Nocera
ed Assisi,entusiasta anche lui della venuta del Santo Padre a
Nocera,era già a Roma con in mano un invito convincente per Papa
Francesco.
Anche il Parroco mi rispose che l'unica
strada da percorrere era un invito da trasmettere attraverso le
pastoie dei segretari, dei Cardinali e prelati vari,che ancora
avvolgono e paralizzano i movimenti naturali del Papa in gravoso
impegno per liberarsene.
Mi resi subito conto che la mia
iniziativa era fallita prima ancora di iniziare.E così è stato.
Avrebbe avuto del miracoloso se il
Vescovo di Assisi e,solo sulla carta intestata ,Vescovo anche di
Nocera Umbra, nel colloquio col Papa, per invitarlo in Umbria,avesse
solo accennato all'esistenza di un paesello,dove San Francesco è
veramente vissuto gli ultimi mesi della vita e da dove è stato
trascinato via morente per l'onore degli assisani.
Il Vescovo di Assisi avrebbe avuto un
gran coraggio,ma non l'ha avuto, se avesse avuto l'ardire di
contraddire ,anche in minima parte, gli interessi di Assisi e dei
potentissimi Frati del Sacro Convento.
E' ormai chiaro che Nocera resta
Diocesi solo per la ricchezza immobiliare degli edifici del Seminario
e del Vescovado, di recente restaurati con il pubblico denaro e per i
quali non è stato possibile il trasporto miracoloso ad Assisi,come
la Casa di Loreto.
Quando saranno trovati finalmente
gli acquirenti . quegli immobili saranno venduti ed il prezzo
riscosso trasferito ad Assisi, allora la Diocesi sarà solo di
Assisi.
Intanto i nocerini continueranno il
loro lungo sonno e nemmeno se ne accorgeranno.
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