mercoledì 19 giugno 2013

A proposito della Fontana di Jeaume Plensa

A PROPOSITO DELLA FONTANA DI JEAUME PLENSA

Ho letto ieri che il Sindaco Bontempi non sarebbe disposto a far torto ai progettisti: Alla fontana di Plensa verrà data una decorosa ultima dimora.E non sarà difficile trovarle un posto nell'immenso camposanto in cui è ridotto il territorio nocerino.
M'è venuta una idea.Avanzo un ultima proposta per evitare lo scempio.
Piuttosto che fracassare col motopicco l'opera d'arte  e trasferirne la targhetta metallica,che ricorda l'evento,sul muro del Campanaccio,accanto al "Museo Delle Torture" voluto dall'amministrazione comunale,non si potrebbe lasciare l'opera dove è nata ed ancora si trova,cambiando piuttosto la sola targhetta metallica ? Non si potrebbero cambiare solo i nomi?
La nuova targa potrebbe avere questa iscrizione :" Attenzione.La Fontana dopo venti anni ha compiuto il prodigio.L'acqua miracolosa di Plensa è diventata aceto"
E sotto,cambiare i nomi. Al posto di Ruggiti Walter,Sindaco di allora ,sia scritto   quello di Bontempi Giovanni,Sindaco attuale. Al posto di Bruno Corà,critico d'arte a livello internazionale,venga riportato il nome di Morini Luciano,attuale assessore della Cultura,importante per la rivoluzione che ha introdotto  nel concetto dell'arte : L'opera può essere omologata nell' arte solo quando crea orgasmo nell'amministratore del territorio. Se l'assessore non si eccita non esiste arte.
Mi torna alla memoria il racconto di Bruemell. Il nipotino Hans , a gesti ,chiede alla nonna Reine,rimbambita maestra di pianoforte,vecchia e completamente sorda,di parlargli della musica.
Reine risponde: " la musica non esiste,è una invenzione,io non la sento".
Cambiare i nomi potrebbe significare un altra grande scoperta dei rappresentanti nocerini. Non è più vero che l'opera d'arte è immutabile,resta la stessa nel tempo.L'opera si modifica,si adegua ai tempi,fregandosene della volontà dell'artista,secondo la volontà di chi comanda.
C'è anche un ulteriore motivo per aggiornare i nomi scritti sulla nuova targa.
Nella Galleria Nazionale dell'Umbria,nella sala 13,è esposto un bellissimo affresco del XV secolo,opera di Matteo Da Gualdo. Rappresenta una Madonna in Trono col Bambino.
L'affresco è stato distaccato da una edicola situata a Colle Aprico,.frazione nocerina,nella casa di Felicissimo Cellerani e portata ad arricchire La Galleria Nazionale a Perugia.
Sarebbe stato un gran tesoro,culturale e turistico, per i nocerini se l'opera fosse restata a Nocera.
Non so quando lo spoglio avvenne e non conosciamo i nomi  degli amministratori  che, allora , non seppero tutelare gli interessi della Città.
Riportando  sulla targa i nomi  del Sindaco e dell'Assessore alla Cultura ,anche i posteri potranno conoscere chi oggi non è in grado di salvaguardare l'esistenza di una importante opera d'arte nel territorio nocerino.
Anche  perchè  le  colpe di oggi  sono certamente  maggiori di quelle di ieri.
 Allora l'opera di Matteo da Gualdo,trattandosi di affresco,venne trasferita a Perugia,ma continuò ad esistere.
La fontana di Plensa è invece destinata alla distruzione, come la statue di Buddha nella valle di Bamiyian ad opera dei miliziani Taliban.


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