Sia
chiaro.Io non piango e non mi strappo i capelli per la
defenestrazione di Berlusconi dal Senato.Non soffro pene per
questo.Berlusconi non andrà in galera,rimane un ricco signore con
tutti gli agi che ha sempre goduto.Troverà gli amici adatti per
passare il tempo ad Arcore,magari giocherà a rovescino con le
guardie del corpo.Non avrà rimpianti,se non quello di aver buttato
tempo prezioso quando,per venti anni,in Parlamento ha avuto
maggioranze più che sufficienti per ben operare e riformare la
Giustizia. Ma sono anche convinto che Berlusconi è stato
perseguitato da una parte potente e politicizzata della Magistratura
che è riuscita ad estrometterlo ingiustamente dal Parlamento.Tutte
le persone in buona fede e con un minimo di cervello lo
capiscono.Basta osservare che la condanna definitiva della Cassazione
è stata celebrata da una sezione,con a Presidente un Giudice
chiacchierone,che non è quella dall'ordinamento prevista per le
cause penali di natura fiscale.Si è giocato su un errore di
calcolo,non si sa bene quanto volontario,anticipando il termine di
prescrizione del reato dal 26 settembre 2013 al 1 agosto 2013.E'
stato proprio un errore o il sistema per portare l'imputato difronte
ad una sezione favorevole alla condanna?non lo sapremo mai.Dunque la
condanna di Berlusconi non mi preoccupa .Ha tutti i migliori avvocati
a disposizione,tutti i mezzi per guerreggiare,reclamare,strillare ed
opporsi ai Giudici .Mi preoccupa invece,e tanto,lo strapotere di
certa magistratura.Se sono riusciti ad incastrare e condannare uno
potente come Berlusconi,quale destino hanno e continueranno ad avere
tanti poveri disgraziati inquisiti e condannati ingiustamente ,e sono
tanti,costretti a subire in silenzio le angherie di certi Giudici,
senza voce per urlare e far conoscere il loro sdegno.Mi piacerebbe
conoscere,ma queste indagini nessuno le fa',quanti
professionisti,commercianti,industriali e gente comune ha avuto la
vita distrutta da provvedimenti giudiziali di confisca di beni,da
condanne al carcere,per l'accusa di partecipazione esterna ad
attività mafiosa,un reato che nemmeno esiste nel Codice Penale ed
inventato da magistratura democratica nell'esercizio della cosiddetta
"giustizia alternativa" pensata dal giurista politico Luigi
Ferrajoli. Per tanti di questi poveri disgraziati è bastata una
intercettazione telefonica,la rivelazione di un pentito,un caffè con
la persona sbagliata, per finire sul lastrico ed in carcere
.Berlusconi ha avuto la possibilità di riportare la magistratura
deviata nell'alveo che la Costituzione le ha assegnato.Non l'ha
fatto.La colpa,questa sì,è tutta sua.
venerdì 29 novembre 2013
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