mercoledì 29 agosto 2012

Due Chiese di Nocera:della Stazione e di Casebasse



A Nocera due Chiese : della STAZIONE e di CASEBASSE

Non è che con l'avvento dell'arte moderna la genialità creativa degli architetti abbia conquistato
la libertà assoluta dell' espressione,senza più confini, vincoli, dogmi e funzioni dettate dal committente.
Non ha trovato la rivoluzione favorevole che hanno avuto altri segmenti dell'arte,come ad esempio la pittura e la scultura che, all'inizio del XX secolo,hanno seppellito i canoni , sino ad allora opprimenti, dell'estetica,della morale,della forma,addirittura dell'oggetto,delle funzioni politiche e religiose,per donare a chi si ritiene od è ritenuto artista,il diritto all'anarchia dell'espressione,al diritto di inventare e percorrere le vie ed i movimenti più impensabili più idonei a creare sconcerto e rumore.
L'architetto ha goduto dall'idee illuministe un vantaggio libertario in misura inferiore e più lento
rispetto agli altri artisti.Certamente meno limiti , paletti e censure rispetto a quelli che la Commissione vigile dell'Arte della Chiesa,a suo tempo,imponeva a Michelangelo ed a Brunelleschi.
Ma canoni vincolanti per chi opera nel campo architettonico sono restati e vigono tutt'ora in dipendenza della natura stessa dell'oggetto creato dall'attività.La realizzazione di un fabbricato non è fine a se stessa,come può accadere per un quadro od una scultura ,ma crea obbligatoriamente un rapporto umano con le persone che usufruiranno del fabbricato stesso.Il dualismo artista-opera che individua la pittura e la scultura,nell'architettura si accresce di un terzo elemento importantissimo e col quale l'architetto si deve confrontare:La persona che vivrà l'opera.
Tanto è vero che anche l'architettura nel ventesimo secolo,anche se lentamente,ha creato uno stile nuovo e durevole respingendo si la teoria “ dell'arte bella”,dei motivi ornamentali e delle decorazioni, abolendo il sistema degli “ordini fittizi” di Brunelleschi,di modanature,svolazzi e pilastri posticci ed il rigido rispetto della simmetria ,dando peso piuttosto ai concetti della “potenzialità”,ossia dello scopo cui deve servire l'edificio,e della “organicità” che ha posto al centro dell'interesse quello del rispetto delle esigenze dell'uomo usufruente collegato all'ambiente naturale ed alla comunità che gli è vicina.
FranK Lloyd Wrigt e Walter Gropius con la scuola Bauhaus di Dessan hanno teorizzato che in una casa sono importanti le stanze e la bella organizzazione degli spazi ed il rispetto delle caratteristiche ambientali.
Esiste ancora per l'architetto il canone della funzionalità alla quale destina l'opera chi la commissiona.Se l'oggetto è una casa ,il fabbricato deve soddisfare le funzioni volute da chi lo abita.
Ma soprattutto l'architettura,che è una disciplina complessa,per le molteplici valenze del rapporto con la storia,con l'ambiente dove l'opera sorge ed i cittadini che l'abitano,deve cooperare con la società civile destinata alla costruzione ed adeguarsi alla natura ed al territorio esistente.
Ed il rispetto di detti canoni,che sono binari essenziali che ogni progetto architettonico dovrebbe percorrere,non nega la libertà-creativa dell'artista architetto che si differenzia ed esibisce la sua bravura con la fantasia nella sperimentazione di proporzioni diverse,nella scelta dei materiali per realizzare segrete armonie,nell'inserimento di spazi, di linee e colori che sposano e si inseriscono nell'ambiente esistente.
L'ARCHITETTURA RELIGIOSA.
Oltre ai binari sopradetti e che valgono per l'arte architettonica in generale,quella
religiosa,e più precisamente quella inerente la costruzione di una Chiesa ,è vincolata anche dalla sua speciale funzione intesa a soddisfare le esigenze del culto.
Non solo,come nota l'architetto Botta,lo spazio sacro deve “parlare all'uomo del mistero divino e deve essere facilmente leggibile e permettere al fedele attraverso un solo sguardo di orientarsi facilmente e sentirsi a proprio agio in modo da partecipare come protagonista alle celebrazioni liturgiche”.Ma lo “spazio sacro” deve anche creare l'occasione perchè il fedele possa essere “preso”,con altri uomini,plebs sancta,dall'azione liturgica e li sapersi,in forma eminente,membro della civitas Dei viventis,scoprirsi già caelestis.
La Chiesa è casa dei fedeli da abitare liturgicamente ed in cui far abitare il Sacro.

Non può essere un oggetto architettonico destinato a cultori e godibile dai turisti.
Purtroppo,negli ultimi cinquant'anni,la massima espressione dell'architettura è nella costruzione di una banca e non nella costruzione di una Chiesa.
L'ultimo vero grande architetto cattolico è stato lo spagnolo Gaudì.
Forse il governo della Chiesa negli ultimi decenni è stato impegnato nella gestione di problemi più vasti ed importanti e non ha potuto porre la dovuta attenzione all'edilizia religiosa e partecipare attivamente alla formulazione di regole e di indirizzi compatibili con l'arte moderna dei giorni nostri ,lasciando libero il passo ad artisti che hanno utilizzato le commissioni pagate dalla Chiesa per sperimentare liberamente le proprie teorie molto spesso legate a speranze politiche utopiche.Sono così nate le mode del minimalismo,che utilizza mura lisce,cemento nudo,grezzo, tutto inteso come “semplicità” realizzata con geometria astratta,vuota,morta ma identificata con lo sviluppo economico e sociale e quella della architettura decostruttivista che disconnette l'aspetto ordinario delle superfici.Ma costruire una Chiesa nello stile minimalista o decostruttivista è una contraddizione.Come ci si può rapportare con Dio in un edificio che disconnette già negli elementi della sua architettura ?
Eppure,negli ultimi decenni,in tutto il mondo e non solo in Italia, l'architettura religiosa ha adorato il culto delle icone-simbolo.Oggetti e geometrie semplici,come cubi e cilindri,scatoloni sciatti e senza senso ,progettati da grandi nomi privi di coltura religiosa ,digiuni dei principi fondamentali del catechismo.
E lo slancio costruttivo, ha disseminato nelle periferie,e non solo, una serie di mostri che per assurdità architettonica molto poco hanno da consegnare alla posterità ed alla storia della architettura.
L'intelligencija cattolica'',ecclesiastica e laica,non ha reagito .

Anche Nocera sta pagando il suo obolo al modernismo architettonico e non poteva accadere diversamente in un periodo disgraziato della sua storia dovuto alla ricostruzione dei danni del terremoto del 1997. Anche se è doveroso riconoscere che in generale, pur nella vasta estensione del suo territorio, la quasi totalità dei molteplici luoghi di culto sono stati felicemente risanati o sono in fase di risanamento, nel pieno rispetto architettonico ,religioso ,storico ed ambientale preesistente.
E non solo nel capoluogo ma anche nelle molteplici frazioni.
Nel capoluogo non solo la Chiesa principale,la Cattedrale, riaperta al culto i giorni scorsi,ha restituito alla gioia dei fedeli un luogo sacro che ha conservato tutti i segni della storia religiosa della comunità ( Unica sbavatura la cappella del Sacramento,con un Tabernacolo pesante ed un sovrastante “Spirito Santo” di proporzioni eccedenti in una nicchia non appropriata),ma anche la Chiesa Dei Carmelitani,quella del Monastero di San Giovanni Battista ( Quella a piazza Caprera e non quella abusiva sul Colle dei Frati) quella di San Filippo,i cui lavori sono ancora in corso.Una menzione particolare merita anche quella di Casebasse.
Lo Spirito Santo non è invece sceso a consigliare o non è stato ascoltato nella costruzione della Chiesa ex novo della Stazione, ancora in corso di ultimazione.
Iniziare l'opera da capo,da una pagina bianca non segnata,ha certamente invogliato i progettisti a dare sfoggio della propria originalità ricercando soluzioni che attraessero l'attenzione
degli osservatori ma dimenticando l'ambiente naturale esistente ,le persone che vi vivono e che costituiscono la comunità dei fedeli,e,soprattutto,la funzionalità religiosa destinata alle opere che realizzavano.
Ed i responsabili della Diocesi e non solo loro,ma anche i burocratici pubblici, hanno lasciato stare.
Si sono sentiti moderni ,dimentichi che una Chiesa non è un quadro od una scultura,che quando è passata la moda,può essere nascosta in soffitta. Il Fabbricato Sacro è una testimonianza che resta nei secoli avvenire,alla vista dei fedeli e dei viandanti .
I futuri abitanti della Stazione o chi passerà sulla strada ,negli anni avvenire,quando si troveranno davanti la Chiesa e chiederanno notizie degli autori,non avranno nemmeno la soddisfazione di avere una risposta alla domanda “ Ma chi è stato ?”

LA CHIESA PARROCCHIALE DELLA STAZIONE
Sta nascendo lungo la statale Flaminia,dopo il passaggio a livello ferroviario, sulla sinistra, scendendo verso Foligno. Ha preso posto facendosi spazio tra le altre case,tutte costruzioni di abitazione per lo più unifamiliari, non di lusso ma ben fatte,di altezza non superiore al secondo piano,tutte col tetto spiovente ,intonacate con colori tenui,dal rosa al grigio,espressione di forme che la tradizione ha trasmesso di generazione in generazione ,tutte in bell'ordine ,allineate a destra ed a sinistra della strada.
Il confine della stretta vallata è segnato dai due fiumi,il Topino ed il Caldognola che scendono poco distanti serpeggiando tra i campi declinanti dolcemente dalle colline che attorno l'abbracciano tra alberi di specie diverse,in una armonia di linee, di spazi ,di colori,di rumori,di vita della gente tranquilla che abita le case.Della gente che è inserita da sempre nel territorio ,nell'ambiente naturale dove ha le sua radici.
Il nuovo fabbricato che sta nascendo è un intruso nell'ambiente .Hanno sbagliato indirizzo.Era destinato alla pianura desolata del Texas,per fare compagnia ai bisonti.
Si è fatto largo con prepotenza,rompendo l'equilibrio esistente a forza di ferro e di cemento armato,mostrando tutta la sua supremazia con l'altezza rispetto agli altri fabbricati ,con i volumi racchiusi in linee rette decise, chiuse ad angolo retto senza alcun ripensamento nella dolcezza di una curva,volumi senza proporzione, minacciosi, sorretti da pilastri possenti.
Il prospetto principale , a tre metri dal ciglio stradale, è costituito da un piccolo avancorpo sulla sinistra con al centro esili fessure sul cemento rappresentanti una croce.
Unico segno di tutto il complesso per indicare che quella è una Chiesa.
Leggermente ,in posizione arretrata, la parete principale dell'area destinata al culto,completamente aperta sulla pubblica via con due con ampie vetrate bianche con infissi di alluminio,una delle quali costituisce l'ingresso principale per i fedeli nella Chiesa
.Avanti allo scatolone di cemento che contiene il luogo sacro,fanno guardia due possenti pilastri di cemento armato che dalla terra salgono a sorreggere una altrettanto possente barriera di ferro e cemento che ,da tettoia , copre e protegge lo spazio sottostante riservato alla funzione religiosa.
La potenza e la forza della tettoia scende dall'alto a premere pesantemente sul suolo per richiamare l'oppressione del cielo sulla fragile terra dove ,chi la abita, curva la schiena,impedito di alzare la testa.
Solo sulla sinistra,leggermente distaccato dal corpo principale del fabbricato,in una posizione più interna rispetto alla strada,un altro muro di cemento armato,più esile e slanciato,ha la forza di superare di pochi metri , verso l'alto,l'altezza della tettoia per un esile respiro.
Non è un campanile per richiamare i fedeli alle funzioni religiose.E' una chiave inglese stilizzata rivolta in alto a sbullonare il cielo.O meglio,a chi percorre la statale Flaminia che taglia la sovrastante collina,dove il complesso offre chiaro spettacolo,appare come trampolino di lancio di una piscina olimpica.
Già perchè tutto il complesso è tinteggiato di colore celeste,come quello degli impianti sportivi acquatici.
Sul fianco destro dello spazio destinato al culto,in continuazione dello stesso ma in una posizione leggermente arretrata rispetto alla strada ed in parte sotto il livello stradale,non coperto e tutelato dalla possente tettoia,quasi a mimetizzarsi ,scorre il corposo fabbricato riservato alle esigenze del Parroco.
Non saranno pochi gli automobilisti di passaggio sulla statale che,fermi in attesa dell'apertura del passaggio a livello della ferrovia,disattenti , scenderanno dalle auto,apriranno la porta di alluminio
del complesso,metteranno dentro la testa e chiederanno un bitter Campari.O chi cercherà la pompa della benzina confuso dal fatto che quasi tutti i distributori di carburante lungo le strade presentano tettoie e muraglie in cemento simili a quella che hanno davanti agli occhi.
Considerando le migliaia di quintali di cemento e ferro impiegati nella costruzione massiccia e la dimensione enorme dell'intero complesso,ci si aspetta ,all'interno,l'esistenza di uno spazio destinato al culto di dimensioni enormi.Una basilica.Entrando all'interno si resta delusi.L'area sacra,dove i fedeli si raccoglieranno per pregare in comunione con Dio,è limitatissima rispetto alla superficie totale costruita.
Ha una forma geometrica irregolare,compresa tra l'ampia vetrata prospiciente la strada ed il sito
destinato all'altare,delimitato da un riquadro rientrante nel muro principale,con sovrastanti sette
vasi circolari rovesciati con il bordo in alluminio che dovrebbero gettare sull'assemblea dei fedeli
fasci colorati di luce al neon,come quelli delle discoteche.
A sinistra dell'entrata una parete con una rientranza nella quale dovrebbe prender posto la musica.
Sulla destra la parete è limitata da tre pilastri al di là dei quali dovrebbero alloggiare in piccoli spazi,il fonte battesimale e la sagrestia.E' da lì che inizia il corridoio che scende ad unire il luogo di preghiera dei fedeli alle stanze riservate al Parroco.
Sopra il soffitto,sul capo degli oranti, pesanti vasche in cemento, rovesciate verso il basso,a respingere ogni tentazione di elevazione spirituale degli uomini.
Non c'è stata cura nell'accogliere e convogliare la luce naturale dal cielo dentro la casa di Dio creando quell'atmosfera di silenziosa pace che agevola l'uomo nella ricerca di se stesso in comunione con gli altri fedeli e con Dio.Qui la luce entra in libertà dagli spazi vuoti lasciati dai volumi del cemento e dalle vetrate enormi sulla strada,insieme al rumore ed al frastuono delle macchine .
C'è stato un deragliamento dai binari che conducono alla funzionalità dell'architettura religiosa.
Nasce legittima una domanda: Si è voluta edificare una Chiesa o la casa del Parroco?

La CHIESA DI CASEBASSE.
Anche questa è stata costruita ex novo da pochi anni,dopo il terremoto.
Vista da lontano,dalla strada Septemdana,sulla sinistra dopo il bivio per Bagni, è un parallelepipedo piatto che sembra contraddire l'ambiente naturale,ma una enorme Croce ,che troneggia sulla facciata principale invita immediatamente al rispetto e richiama la sua destinazione sacra.
Avvicinandosi ci si rende conto che la figura geometrica non è piatta. La facciata principale è concava,si ritrae per accogliere all'interno della struttura ,in comunione religiosa , la natura e la gente che la vive. E su uno sfondo di colore bianco antico,attraversato da cretti che scendono dall'alto in basso come fiammelle d'amore, è una enorme Croce , tappezzata di materiali colorati,sin sopra la porta d'ingresso principale, pesante,in legno,di colore scuro.
Ma la vera scoperta,la vera sorpresa si ha varcando la porta d'ingresso.Svaniscono tutti i dubbi che l'aspetto esteriore del complesso può ingenerare.Chi l'ha realizzato ha voluto che la Chiesa non sia fatta per i turisti ,per i critici dell'arte e per i visitatori ma per i fedeli.
La pianta è rettangolare,semplice,con alte pareti laterali in mattoni. Sulla parete destra tre leggere aperture orizzontali danno spazio alle prime luci dell'alba che scendono dall'Appennino.
In fondo è l'altare,leggero , con sopra un magnifico Tabernacolo.
Sopra in alto,due elementi in rame degradano dall'ingresso sino all'Altare con un movimento che copre quasi per intero il soffitto,come leggere tende che scendono dall'alto a proteggere gli oranti.
La luce è diffusa.
Le linee architettoniche,gli spazi,i materiali utilizzati non creano scompiglio,non si contrastano e realizzano appieno lo scopo per il quale il fabbricato è stato realizzato.
E non solo ,perchè la Chiesa di Casebasse ha anche tenuto conto del principio religioso che a Dio si giunge solo percorrendo le tracce,i segni,i saperi che ci sono stati donati e senza i quali la Fede si smarrisce.
Gli spazi e le pareti non sono vuoti ma sono arricchiti dai simboli del culto cristiano,da sculture , poste sulle pareti laterali ,che ricordano la Passione di Gesù; sopra l'altare un importante quadro del 300 rappresentante la Crocefissione; sul lato destro una statua lignea della Madonna anch'essa del 300.
Una bella Chiesa che rispetta per intero i canoni della architettura religiosa con tanti richiami alla memoria della Chiesa di Madre Speranza a Collevalenza di Todi, realizzata dal grande architetto spagnolo Julio La Fuente.
Certo,c'è anche la casa del Parroco,ma è in ombra,timida,nascosta ,umile e povera ancor più della Chiesa.Sono stati rispettati gli ordini,anche in questo

Angelo Frillici








venerdì 24 agosto 2012



Alla Madonna dell 'Africa


O Madonnina dell'Africa
protettrice nostra,

Noi e gli avi nostri,
riconoscenti alla Grazia Tua,
catene,anelli,collane e monili d'oro
a Te donammo

Il tesoro Tuo
esposto in cinque teche
ornò la Chiesa Tua
sino al terremoto.

Quel giorno disgraziato,
tra pietre e calcinaccio sconquassato,
qualcuno premuroso
staccò il tesoro Tuo
e lo portò in altro loco.

Ora,Madonnina amata,
da quindici anni la sventura è passata,
ma del tesoro Tuo notizia alcuna.

Per questo t'invochiam Benedetta,
che tutto vedi e sai,
d'interessarti delle cose Tue.

Se chi salvò le teche allora
ha perso la memoria ora,
ricordagli la strada,Madonnina,
dell'Africa,alla Chiesetta Tua.

A chi invece portò via,
non per salvezza,ma per convenienza sua,
rubando le teche alla memoria Tua,
convincilo nel sonno,o Madre Nostra,
ch'è meglio riporre dove era
per scansare le porte della galera

E Tu,Madonnina Nostra,
Regina dei sinceri,
liberaci dalla tentazione
di raccontare il fatto ai Carabinieri.

Cosi sia

sabato 2 giugno 2012

P.M- Buffon 3a 0




P.M BATTE BUFFON 3-0

Il mitico Nicolò Carosio la partita l'avrebbe commentata così:

Timida sortita di Buffon nel campo P.M.La compagine P.M reagisce rabbiosamente
ed avanza nel campo avversario,torna indietro nel settore scommesse,scatta in avanti,finta su Tabacchino,scarto improvviso e siluro alle spalle dell'incolpevole Buffon. Buffon è k.o.Incapace
di reagire.Altri due siluri l'annientano:3 a 0.
Tripudio sugli spalti.Le T.V,i giornali,gli imbecilli,in piedi applaudono la compagine P.M.
Padrona del campo e Campione d'Italia.

Angelo Frillici

giovedì 31 maggio 2012

Il Calcio nel caos ?

I mezzi di informazione,come sempre,fungono da amplificatori delle Procure :Il mondo del calcio è di nuovo nel caos,i risultati delle partite compravenduti,giocatori corrotti dalla malavita organizzata internazionale;squadre di calcio trasformate in associazioni a delinquere.Decine di finanzieri all'appuntamento con le telecamere in attesa nel ritiro della nazionale.Pubblici Ministeri ospiti fissi dei telegiornali.Ci casca anche il Presidente Monti che di conti  se ne intende,di pallone molto meno.Azzarda:
"Fermiamo il campionato di calcio per due o tre anni "
E nessuno che dica a gran voce quello che pensa.Che oggi in Italia sono  rimasti quattro gatti che credono ed hanno fiducia nell'operato di gran parte dei Pubblici Ministeri. Forse Di Pietro,De Magistris e qualche altro che dal Tribunale è saltato alla politica.
Anche questa è una storia già vista.Molte volte negli anni passati.
Come in tutte le categorie sociali,anche nel calcio,c'è una piccolissima minoranza di delinquenti.Di calciatori mediocri,ormai prossimi alla fine della carriera senza gloria,con pochi quattrini in tasca,perche
quel tanto che hanno guadagnato l'hanno sperperato nei vizi. Prandelli,il C.T della Nazionale,che ben conosce il mondo del calcio ed è persona seria, li ha anche contati. " Sono una cinquantina di sfigatelli-come lui li ha definiti-senza peso nel mondo del calcio"e privi di coscienza sportiva.
Qualcuno di questi " sfigatelli" è stato preso con le mani nel sacco.Ma se il Procuratore della Repubblica dice loro " Collaborate con me ed avrete ricompensa"è umano che i delinquenti ne approfittino,per  dilatare la loro responsabilità in un mare più vasto,per ingrossare la fila coinvolgendo colleghi famosi,allenatori,dirigenti che fanno colpo tra la gente.
L'indagine s'allarga,s'allarga lo spettacolo mediatico ed il Pubblico Ministero viene conosciuto da tutti gli italiani.
Ed i coinvolti? anche quelli innocenti,che non c'entrano niente,che non hanno mai tradito i principi sportivi ed il codice penale,si ritrovano con gli avvisi di garanzia sbandierati in tutti i lati e sputtanati,e qualcuno anche in carcere.
E voglia a dire la giustizia fa il suo corso e chi è innocente ,tra qualche  anno sarà assolto.Ma intanto l'innocente trema,piange in silenzio,perchè pochi hanno il coraggio di dire quello che pensano come
Luigi Buffon,non avrà per anni sogni tranquilli  ,e la sua carriera sportiva è in grave pericolo.
E tra qualche anno quando una sentenza dirà che il fatto illecito non è mai esistito,chi risarcirà il danno oggi subito ?Chi risarcirà il giocatore Criscito che, con le lacrime agli occhi, ha dovuto rinunciare alla
partecipazione del Campionato europeo?
Di questo si dovrebbe interessare il Presidente Monti:Far risarcire a chi sbaglia i danni che arreca a cittadini onesti.
Angelo Frillici

giovedì 3 maggio 2012

E l'IMU ? E' da pagare?

Sveglia Signori del Palazzo Nocerino! Siamo in attesa di Vostre comunicazioni sul come comportarci con l'IMU.Non pensate solo ai poveri cani senza padrone e privi della pensione minima.Povere bestiole.A loro è sufficiente l'interesse di due membri della Vostra Giunta.
Fateci sapere a chi,dei Vostri protettori,dobbiamo dare ascolto.Se a quelli della Lega che,incazzati,ci invitano a disubbidire.O a quelli di Alfano che ci consigliano di pazientare e di pagarne la metà.Se a quelli di Casini che ci sollecitano patriotticamente a triplicarla.O a quelli del Clero che ci pregano di pagarla anche per loro.Se agli intrallazzatori romani che ci rassicurano con la pacca sulla spalla :" Fratè,paga e sta zitto.Dopo ci penso io,te faccio rimborsà,sotto banco,dall'amico mio"
Fateci anche sapere,se a Voi interessa,perchè Monti ha esonerato dal pagamento IMU i terremotati di Marsciano,anche loro in Umbria e disastrati da due anni,e quelli dell'Aquila e s'è scordato di Nocera,terremotata da quindici anni.
Sarà perche Nocera,una volta Città delle Acque ed ora Città delle Pietre,è sempre la patria dei Coliones.

giovedì 26 aprile 2012

La targa cimiteriale .

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giovedì 5 aprile 2012

Amministrazione Comunale Nocerina: BILANCIO DEL PRIMO ANNO

Chi l'ha detto che dormono,che tirano a campare?Siate buoni,non criticate,specie i parenti,abbiate fiducia.
Gli amministratori comunali lavorano sodo,in silenzio,sotto traccia,come le talpe.
I nocerini no ma gli amministratori sì,loro li vedono i risultati.
Il 22 marzo scorso l'associazione “ Vivere Nocera”-portavoce dei governanti-ha pubblicato su facebook,il bilancio del primo anno della loro attività.
Cinque sono i risultati indicati ed ottenuti in dodici mesi di intensa attività.
Questi:
-1- “la riorganizzazione della macchina comunale,con risultati positivi sotto gli occhi di tutti”
Quali?
Nella nevicata invernale,ben trenta centimetri di neve si sono sciolti in appena quattro giorni.

-2-”molti lavori di manutenzione”
Quali?
La staccionata e le aiuole di fiori lungo la Flaminia e la potatura degli alberi in Piazza,con l'ausilio della Comunità Montana

-3- Finalmente dopo quindici anni dal terremoto,sono stati approntati “i progetti preliminari”delle scuole medie ed elementari.
Tra qualche anno si potrà anche stipulare il contratto di appalto e dare inizio ai lavori.
Attendere.

-4-A tanti cittadini è mancata per diversi giorni l'erogazione dell'acqua potabile?
Il disagio è stato risolto con la trasferta a Nocera del Sindaco di Perugia.
Ha portato in dono due fiaschi di acqua frizzante,uno per il centro storico ed uno per le frazioni.
L'acqua nella città delle acque non mancherà più.
Il Sindaco di Nocera e quello di Perugia,l'hanno promesso , abbracciati nella foto ricordo ,nella casa comunale.

-5- Il Piano Regolatore partorito dall'amministrazione Tinti “ è stato sospeso”.
Tra qualche anno se ne farà un altro che sostituirà quello sospeso.
Nel frattempo continuerà l'illegalità delle costruzioni abusive e la morte del centro storico.

TUTTO QUA' ? Tutto qua,rispondono.Veramente altre due o tre cosette“ Vivere Nocera” l'ha
dimenticate. Sono:
-La chiusura vergognosa dei Musei.Nessuno sa quando verranno riaperti al pubblico.
-La convenzione che ha delegato all'associazione privata Pro Nocera,la gestione dell'auditorium “Cottoni”
Il Comune s'è riservato il pagamento di tremila euro l'anno per riscaldamento,luce,etc.
Alla ProNocera l'incasso degli utilizzatori.
-L'utilizzo del “Campanaccio” a terzi; ormai da mesi ed ancora per molti mesi futuri,ai nocerini non sarà consentito il libero accesso al monumento.

E I PROBLEMI IMPORTANTI? Quelli del lavoro e del turismo essenziali per la rinascita del territorio ? La Diga di Acciano,la società “ Delle Terme”,l'area ex Merloni e l'inserimento nella procedura di liquidazione della società ,il Centro Commerciale,la regolarizzazione degli edifici abusivi,sono tutti problemi dormienti nei cassetti.
Aspettiamo i prossimi anni.
Per adesso VIVA AGLI AMMINISTRATOTORI . SIETE STATI BRAVI.

sabato 31 marzo 2012

gestione dell'auditorium nocerino

Nocera 28 marzo 2012

Signor Sindaco del
Comune di Nocera Umbra




In qualità di Presidente dell'associazione “ Amici di Nocera” - Ente donante la struttura “ Auditorium Cottoni” e pertanto legittimato a quanto segue-esprimo viva disapprovazione nei confronti della Deliberazione di Giunta del 14.12.2011 n.145,con la quale il Comune che Lei rappresenta, ha affidato la gestione del suddetto complesso, alla Associazione Pro-Loco di Nocera Umbra.
La delegazione della pubblica funzione gestionale della struttura ad una associazione di natura esclusivamente privatistica,scevra da ogni pubblico controllo anche contabile,non garante del rispetto delle norme di pubblica sicurezza e delle possibili obbligazioni risarcitorie nascenti dai
rapporti con gli utenti,e soprattutto la cessione a soggetti privati delle facoltà autorizzanti il godimento della struttura pubblica ,contraddicono lo spirito e le volontà che costituirono i presupposti della donazione effettuata dalla associazione ,che io rappresento, al Comune di Nocera Umbra.
Ma ancora di più,ritengo che il suddetto affidamento concretizzi di fatto un indebito arricchimento di pubblico denaro a favore di soggetto privato,in violazione delle norme vigenti.
Considerato infatti che la struttura ha rilevanza economica ,produttrice della entrata del corrispettivo pagato per il suo utilizzo,a norma dell'art.113 del D.Lgs 267/2000 l'affidamento a terzi dei servizi non poteva essere attuato se non con espletamento di gara con procedura ad evidenza pubblica.
Ma anche nel caso che si fosse trattato di affidamento di gestione di servizi privi di rilevanza
economica,ai sensi dell'art.113 bis del richiamato D.Lgs 267/2000, non sarebbe stato possibile procedere all'affidamento diretto di “ servizi culturali e del tempo libero “ alla Associazione Pro
Loco ,difettando la stessa del requisito essenziale previsto dalla norma e cioè di essere “costituita o partecipata “ dallo stesso ente Pubblico che le affidava la gestione-
Per le ragioni suesposte sono certo che la Sua Amministrazione riesaminerà la pratica e provvederà a revocare l'affidamento lamentato.
La prego cortesemente di volermi comunicare l'esito del riesame,avvertendoLa che ,in caso contrario,l'associazione che rappresento utilizzerà ogni strumento giuridico idoneo alla tutela del pubblico interesse.
In attesa,La ossequio

Angelo Frillici

sabato 10 marzo 2012


IL POTERE E L'ARROGANZA


Qual'è il potere al quale mi riferisco? A quello politico amministrativo degenerato. Ha due facce,come le medaglie.Una è quella di chi dà,di chi elargisce una concessione,un contributo,un potere di fare.

Sceglie lui a chi. Ha il potere di dire : A te sì a lui no .

Se rispettasse le regole ,sceglierebbe nell'interesse della comunità.Se se ne frega delle regole,

trova il modo di apparire come se le rispettasse ,ma di fatto,nascondendosi dietro il paravento della legalità dà a chi gli è simpatico,a chi la pensa politicamente o religiosamente come lui,a chi gli ha dato il voto e fatto propaganda per la sua elezione,a chi deve riconoscenza.

A livelli più alti,dove gli interessi si pesano in milioni,si parla di mafia politica e camorra,

Ai livelli più bassi,dove non girano euro,si parla benevolmente solo di malgoverno e di arroganza

Ma in tutti e due i casi l'operato meriterebbe un approfondimento da parte dell'autorità giudiziaria penale,se non altro per dare l'esempio ed insegnare come ci si deve comportare nel rispetto della legalità del mandato elettorale.

L'altra faccia è quella di chi riceve,E' il potere di chi può dire :Io sono io e tu niente.

A me è dovuto a te no. Perchè al fortunato sia dovuto,non è facile da spiegare, i motivi che corrono tra chi da e chi riceve sono sotto traccia.Non alla luce del sole.Si intuiscono ma non si vedono.Qualche volta è il pagamento di una promessa lontana nel tempo,che deve essere rispettata

se non si vogliono ricevere cazzottoni in faccia.Altre volte è solo legame di appartenenza.

Non so dire se a Nocera esista o meno un potere amministrativo degenerato.Non sono in grado di dare giudizi,nè azzardo a pronunciarli.Quello che è sopra scritto costituisce solo un paradigma.

Quello che segue è solo cronaca.

Bisogna essere attenti nell'esprimersi per evitare che qualcuno legga anche quello che qui non c'è scritto.

A Nocera ci sono due associazioni private.Non enti pubblici,sottoposti al controllo gestionale pubblico,ma più cittadini privati che perseguono a loro cura e spese un interesse che,dai rispettivi statuti,è indicato di valenza pubblica.

Una è l'associazione PROLOCO che persegue lo scopo di favorire lo sviluppo turistico della Città.

Una associazione di privati cittadini,come sono tante altre sparse per il Comune e come lo è ,per esempio, “ Gli Amici di Nocera “,che ha regalato importanti opere alla comunità nocerina.

Tra le tante è da ricordare il pagamento per l'arredamento ed il successivo acquisto a favore del Comune di Nocera dell'Auditorium Cottoni.

L'altra è l'associazione culturale CIRCOLO ARCI 1 ° MAGGIO ,che opera soprattutto nel campo delle attività sociali. Certo un livello meno luccicante della prima,con meno riflettori illuminanti festarelle paesane propagandate per manifestazioni d'alta cultura,ma non meno importante per lo sviluppo sociale della popolazione giovanile e lavoratrice del territorio nocerino. E non si tratta di chiacchiere. Tanti i risultati,Le organizzazioni del torneo di calcio delle frazioni,delle feste dei ragazzi per festeggiare i loro compleanni insieme alle famiglie,i corsi per i suonatori di tamburini e per gli sbandieratori,le azioni a favore dei cacciatori e dei pescatori. Tutte attività che integrano i cittadini del centro con quelli delle frazioni favorendo la partecipazione ad iniziative che favoriscono la crescita del territorio e dando un contributo alle classi sociali che ne hanno maggiore bisogno.

Comportamenti dell'amministrazione comunale nei confronti delle due associazioni.

La sede operativa del CIRCOLO ARCI è dal febbraio 2005 situata in una struttura in legno,residuata dall'emergenza del terremoto del 1997,nell'area “ Campo Ferretti”.

Per gentile concessione dell'amministrazione comunale di allora,il fabbricato,di proprietà comunale, venne assegnato,come tanti altri , in uso gratuito all'associazione .La struttura ,al momento della consegna,era fatiscente , in disuso ed abbandonata da diversi anni.

I giovani dell'associazione investendo migliaia di euro di tasca propria e con il loro lavoro hanno realizzato tutti gli impianti,i servizi,gli arredi ripristinando e rendendo utilizzabile la struttura.

Di recente l'associazione ha avanzato richiesta all'Amministrazione Comunale per l'autorizzazione a risanare l'area circostante la struttura realizzando opere di interesse sociale quali un campo di calcetto,uno di basket ed un parco giochi per bambini.

Incredibile,ma vera,la risposta con lettera del 28.02.2012 del signor Sindaco.

:L'Amministrazione comunale non accoglie la richiesta della Associazione.Anzi meglio:” Si chiede la riconsegna della struttura entro dieci giorni dal ricevimento della presente “

Significa :Sbaraccate ed andatevene ,entro dieci giorni. Altro che progetti di risanamento dell'area Ferretti offerti gratuitamente alla comunità,senza spese per il Comune.

Il motivo? Lo accenna fugacemente il sign.Sindaco : Non rispettava quando vi è stata concessa le disposizioni di legge che “imponevano di concedere le struttura provvisorie a chi è già titolare di una sede presso immobili comunali”

Sorge la domanda:E tutte le altre strutture ancora esistenti nel territorio comunale?anche quelle esistenti nella stessa area Ferretti,che sono ancora in essere ed utilizzate anche a scopo di lucro privato,possono restare ?E perchè tanta pignoleria nei confronti di una associazione privata senza scopo di lucro,di carattere sociale, che occupa una sede in una zona periferica in stato di completo abbandono ?

Se veramente l'Amministrazione Comunale avesse finalmente deciso che anche a Nocera va rispettata la Legge allora ci sarebbe da aspettare la fine del silenzio e dell' omissione di atti dovuti nei confronti di chi viola da tempo le norme continuando ad usufruire di fabbricati abusivi o non provvedendo alla demolizione di quelli realizzati con la delocalizzazione ex terremoto ma continuando ad abitarli anche dopo la ricostruzione degli immobili risanati,come per esempio le Monache in via S.Paolo. Finalmente verrebbero aperti gli occhi di fronte ai molteplici casi di fabbricati del centro storico ufficialmente per i quali i lavori sono da anni terminati con l'utilizzo di pubblico denaro e di fatto ancora inagibili. Finalmente qualcuno dovrebbe interessarsi dei casi di degrado urbano realizzati col miracolo tutto nocerino di capanne dirute in campagne distanti chilometri trasformate in comode case di civile abitazione.

Ma questo non succederà:Tutto rimarrà come prima,fino a quando anche a Nocera arriverà il Giudice tosto prussiano invocato dal mugnaio di Potsdam che nel 700 si opponeva ai soprusi di un nobile e sperava “ ci sarà pure un Giudice a Berlino”.

Dunque alcuna concessione per l'associazione “Circolo Arci” .La risposta è no!


L'associazione PRONOCERA ha avuto in concessione dall'Amministrazione Comunale la gestione della struttura “ Auditorium Cottoni” senza appalti o comunicazioni ad altri interessati.

Un accordo tra amici.

Come sopra detto, un complesso regalato al Comune dalla associazione “Amici di Nocera”

Dall'anno 2007 ad oggi ogni cittadino,ente,associazioni,partiti ,ha avuto la possibilità di richiedere al Comune l'utilizzazione dell'Auditorium,che ,tra l'altro, è l'unico spazio chiuso pubblico disponibile della città,ed ha avuto la possibilità di utilizzarlo gratuitamente nel rispetto del deliberato consigliare del 11.04.2007.

Oggi non è più possibile.

La domanda va fatta alla PRONOCERA che potrà accoglierla o respingerla e non solo:Da oggi bisognerà pagare l'utilizzazione ,a meno che non si tratti di spettacolo di beneficenza,ed addirittura prima di ottenere le chiavi d'ingresso,occorrerà versare euro duecento di cauzione,perchè l'associazione non si fida degli utilizzatori.

A parte il vantaggio concesso all'associazione privata di utilizzare gratuitamente e come vorrà una struttura destinata al pubblico,sorge spontanea un altra domanda:Ma non potrebbe la fattispecie concretizzare un atto di indikretto finanziamento illecito dell'ente pubblico al soggetto privato? Di fatto la PRONOCERA si ritrova in possesso di un bene che produce introito

.Non sarà che l'affitto della piscina comunale alla Società Terme Del Centino srl ha fatto scuola?

Due comportamenti diversi nei confronti di due associazioni private .

Nei confronti di una c'è stato il NO ! Per l'altra :PREGO S'ACCOMODI.

“Ci sarà un Giudice a Berlino ?” Angelo Frillici