I DANNI all'ambiente dei neopagani
“ambientalisti ed animalisti “
1° esempio:
I tecnici accorsi nei luoghi
dell'alluvione della Bassa Modenese hanno accertato che l'argine
della Secchia si è letteralmente sbriciolato per colpa delle tane
delle nutrie,grossi roditori che raggiungono il peso di 17-18 chili.
Sarebbe facile risolvere il
problema,chiedendo ai cacciatori,che lo farebbero gratuitamente,di
stanare le nutrie e sparare.
Non si può, gli animalisti
strillerebbero,fregandosene della salvaguardia dell'ambiente.Vanno
tutelate le bestiole nutrie,anche se gli argini dei fiumi si
sbriciolano e l'acqua affoga gli uomini.
E' già successo qualche mese fa.La
fanatica tutrice delle nutrie,Michela Valeria Brambilla,minacciando e
strillando ha ottenuto dal Sindaco di Cesenatico,la sospensione del “
crudele abbattimento” delle bestiole che stanno devastando gli
argini dei corsi di acqua di quel comune.
2° esempio.A casa nostra, a Nocera.
Dove sono finiti tutti gli uccelletti
che fino a qualche anno fa allietavano le piazze,i giardini,le vie,i
boschi del nostro territorio? Li hanno sterminati i
cacciatori,rispondono gli “ ambientalisti animalisti”.
Cazzate,risponde chi non ha gli occhi foderati da gattini e canetti.
Le cinciallegre,le taccole,i
fringuelli,i cardellini,i pettirossi,i passeri che sulla piante
ridevano al cielo e lieti cantavano,che frullavano
nell'aria,saltavano da fronda a fronda, che gorgheggiavano nascosti
nell'edera,che per secoli hanno abitato con noi allietandoci il
cuore non esistono quasi più .
L'hanno annientati altri uccellacci,che
sino a qualche anno fa non frequentavano la nostra terra.
Uccelli che non cantano,non
festeggiano con l'uomo.Sicari silenziosi,appostati sulle punte più
alte e nascoste degli alberi,sempre in agguato per fiondarsi
assassini sui poveri uccelletti indifesi per ucciderli e
mangiarli.Per aggredire nel nido la bestiola che sta covando le uova
.
Sono state le cornacchie,le ghiandaie e
le gazze.Pian piano hanno invaso il nostro territorio e distruggendo
le specie di uccelli più piccoli sono diventate le padrone assolute
.
Hanno portato nei nostri giardini e nei
nostri boschi silenzio e desolazione. Nemmeno Giacomo Leopardi
potrebbe più rallegrarsi,dopo la tempesta,udendo “ augelli far
festa”.
Anche qui il rimedio ci sarebbe e
nemmeno costerebbe.Basterebbe autorizzare i cacciatori,che lo
farebbero volentieri,gratis,a sparare tutto l'anno in difesa degli
uccelletti oppressi.
Ma non si può.La cornacchia ,le
ghiandaie e le gazze possono trasportare impunemente e distribuire in
città infezioni e malattie pericolose alla salute degli uomini,ma
guai a sparare loro.Protestano e strillano gli ambientalisti e gli
animalisti,ed i Giudici ti condannano di sicuro.
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