martedì 21 gennaio 2014

I neopagani.Gli ambientalisti e gli animalisti


I DANNI all'ambiente dei neopagani “ambientalisti ed animalisti “
1° esempio:
I tecnici accorsi nei luoghi dell'alluvione della Bassa Modenese hanno accertato che l'argine della Secchia si è letteralmente sbriciolato per colpa delle tane delle nutrie,grossi roditori che raggiungono il peso di 17-18 chili.
Sarebbe facile risolvere il problema,chiedendo ai cacciatori,che lo farebbero gratuitamente,di stanare le nutrie e sparare.
Non si può, gli animalisti strillerebbero,fregandosene della salvaguardia dell'ambiente.Vanno tutelate le bestiole nutrie,anche se gli argini dei fiumi si sbriciolano e l'acqua affoga gli uomini.
E' già successo qualche mese fa.La fanatica tutrice delle nutrie,Michela Valeria Brambilla,minacciando e strillando ha ottenuto dal Sindaco di Cesenatico,la sospensione del “ crudele abbattimento” delle bestiole che stanno devastando gli argini dei corsi di acqua di quel comune.
2° esempio.A casa nostra, a Nocera.
Dove sono finiti tutti gli uccelletti che fino a qualche anno fa allietavano le piazze,i giardini,le vie,i boschi del nostro territorio? Li hanno sterminati i cacciatori,rispondono gli “ ambientalisti animalisti”. Cazzate,risponde chi non ha gli occhi foderati da gattini e canetti.
Le cinciallegre,le taccole,i fringuelli,i cardellini,i pettirossi,i passeri che sulla piante ridevano al cielo e lieti cantavano,che frullavano nell'aria,saltavano da fronda a fronda, che gorgheggiavano nascosti nell'edera,che per secoli hanno abitato con noi allietandoci il cuore non esistono quasi più .
L'hanno annientati altri uccellacci,che sino a qualche anno fa non frequentavano la nostra terra.
Uccelli che non cantano,non festeggiano con l'uomo.Sicari silenziosi,appostati sulle punte più alte e nascoste degli alberi,sempre in agguato per fiondarsi assassini sui poveri uccelletti indifesi per ucciderli e mangiarli.Per aggredire nel nido la bestiola che sta covando le uova .
Sono state le cornacchie,le ghiandaie e le gazze.Pian piano hanno invaso il nostro territorio e distruggendo le specie di uccelli più piccoli sono diventate le padrone assolute .
Hanno portato nei nostri giardini e nei nostri boschi silenzio e desolazione. Nemmeno Giacomo Leopardi potrebbe più rallegrarsi,dopo la tempesta,udendo “ augelli far festa”.
Anche qui il rimedio ci sarebbe e nemmeno costerebbe.Basterebbe autorizzare i cacciatori,che lo farebbero volentieri,gratis,a sparare tutto l'anno in difesa degli uccelletti oppressi.
Ma non si può.La cornacchia ,le ghiandaie e le gazze possono trasportare impunemente e distribuire in città infezioni e malattie pericolose alla salute degli uomini,ma guai a sparare loro.Protestano e strillano gli ambientalisti e gli animalisti,ed i Giudici ti condannano di sicuro.

Nessun commento:

Posta un commento