mercoledì 29 gennaio 2014


I COSTITUZIONALISTI.
Ho frequentato e laureato in giurisprudenza negli anni cinquanta.In quel periodo
la Costituzione Italiana era ancora in fasce,nata da poco,ancora nell'affetto e nei commenti anche
della gente comune.Eppure nella graduatoria dell'importanza delle varie materie che costituivano
il corso, il diritto costituzionale era al penultimo posto,seguito solo dal diritto canonico.Era l'esame meno importante ed il più facile,che la quasi totalità degli studenti affrontavano per primo per evitare figuracce negli esami che seguivano e tutti più importanti.
Oggi, sessant'anni dopo ,quando la Costituzione è diventata vecchia e perde pezzi,i professori di diritto costituzionale sono diventati padreterni determinanti dell'ordinamento istituzionali,che possono abrogare una legge del Parlamento ritenendola non conforme ai loro concetti “ ragionevoli”.Sono le prime donne di tutte le trasmissioni televisive.
Ieri sera a Ballarò su RAI 3 l'ex magistrato Caselli è intervenuto a supporto dei costituzionalisti in difesa del voto di preferenza nel sistema elettorale in fieri.Ha letto anche il proclama dei professori,firmato dai soliti,con Rodotà in testa. Come timbro finale di autorevolezza
Caselli ha precisato che il documento dei costituzionalisti portava anche l'adesione dell'ANPI.
Si l'ANPI,quella che ha regalato all'Italia la bella Costituzione repubblicana,ha precisato Caselli.
Anche questa è stata per me una scoperta.A scuola,sessant'anni fa,non mi avevano insegnato che la Repubblica Italiana e la sua Costituzione erano un regalo che ci aveva fatto l'ANPI.

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